Quali sono le cause della prostatite ? …..ovvero perché si soffre di prostatite ? ..come si forma una prostatite ?... a cosa è dovuta la prostatite ?
A tutte queste domande è necessario dare una risposta per instaurare l'adeguato trattamento terapeutico. E' quindi fondamentale conoscere il meccanismo detto etiopatogenetico della prostatite . Elenchiamo le cause ed i meccanismi principali che conducono alla prostatite.
Quali sono le cause della prostatite ?
Infezioni. I germi sono gli stessi che provocano le infezioni delle vie urinarie. Quelli più comuni sono ceppi di Escherichia coli e con minor frequenza proteus, Klebsiella, Enterobatteri, Pseudomonas , Serratia ed altri microrganismi gram negativi. Le prostatiti batteriche sono la conseguenza di una infezione uretrale ascendente dovuta all'ingresso di germi durante i rapporti sessuali. Un rapporto anale senza protezione è causa documentata di una uretrite, cistite, epididimite acuta. Questa pratica sessuale può dare luogo ad una prostatite batterica. Anche un reflusso di urina infetta nei dotti prostatici che si riversano nell'uretra posteriore è un meccanismo importante per la prostatite acuta /cronica batterica. Lo studio delle calcificazioni prostatiche dette anche calcoli prostatici ha dimostrato che molti costituenti di questi calcoli si ritrovano solamente nelle urine e NON nelle secrezioni prostatiche. Come fanno tali componenti ad arrivare nella prostata? Tramite il reflusso intraprostatico di urina nei dotti eiaculatori - escretori che si verifica abbastanza facilmente : in alte parole urina infetta entra nella prostata. Ma ci sono casi dove può risalire ugualmente urina che non è infetta dando luogo a delle prostatiti chimiche che daranno un dolore pelvico su cui gli antibiotici non avranno effetto. ( Cpss III - IV) Si possono diffondere per via diretta o linfatica dall'ultimo tratto di intestino , cioè il retto, che è a contatto con la prostata (per via diretta o per via linfatica) (disfunzioni intestinali). Si possono diffondere per via sanguigna da focolai infettivi presenti in altri organi (ascessi dentari…ascessi polmonari…) (Via ematogena). Disfunzioni intestinali. La stipsi , cioè la stitichezza, con evacuazione irregolare favorisce lo sviluppo di una congestione pelvica che poi induce la flogosi / infiammazione della ghiandola prostatica tramite il passaggio dei microrganismi dall'intestino (ultima porzione detta retto) alla prostata. Alimentazione irregolare. Inadeguato apporto di alimenti, di oligoelementi , l' abuso di superalcoolici o di alcoolici a dosi consistenti , l'uso di cibi piccanti (specie) , l'uso eccessivo di caffè favoriscono la risposta infiammatoria prostatica , tramite anche lo sviluppo di crisi emorroidaria e di emorroidi cronicizzate. Il fumo che agisce sia a livello tossico diretto, sia per alterazione dei flussi vascolari con alterazione delle funzioni endoteliali dei vasi e riduzione delle capacità di riparazione e di difesa degli stessi. La sedentarietà e le emorroidi : nella pelvi non sono presenti meccanismi di pompa che muovono il sangue come nei muscoli; nella pelvi vige la stasi con riduzione della movimentazione dei liquidi corporei (sangue + linfa); la stasi favorisce la mancata detossificazione dalle tossine prodotte dai microrganismi. Tale processo cosi come porta allo sviluppo delle emorroidi queste possono dare sviluppo alla prostatite. L'astinenza sessuale e la riduzione delle eiaculazioni per periodi medio-lunghi . Sarebbe necessaria una eiaculazione almeno ogni 4-5 giorni). Secreto prostatico invecchiato, spermatozoi invecchiati permangono in sede prostatica . Il processo degradativo amplifica il rischio di produzione di residui tossici e iperossidanti ad attività infiammatoria. (Da qui un accenno sull'importanza della presenza di focianidi del pino massonico, propoli, resvetrarolo, mangostano , come antiossidanti nel trattamento delle prostatiti; utile la assunzione di prodotti che contegono in associazione tali sostanze - come Picnogen oppure Aposer. (www.phytores,com) Lo stress e le tensioni emozionali in quanto producono aumenti di cortisolo surrrenalico favorendo l'abbassamento delle difese immunitarie e la riduzione delle capacità difensive e riparative in generali dell'organismo e locali pelvico-prostatiche in particolare. Le manovre strumentali come: il cateterismo uretrale , la cistoscopia. Le patologie uretrali e prepuziali : stenosi (restringimenti) dell'uretra e/o del meato uretrale esterno postinfiammatorie , le disfunzioni dell'uretra prostatica (collo vescicale) con retrodiffusione intraprostatica dell'urina, la fimosi e la parafimosi con le patologie infettivo-infiammatorie connesse (balanopostiti) Il coito interrotto ovvero il trattenere l'ejaculazione come metodo anticoncezionale o come metodo di blocco per il controllo dell'ejaculazione precoce o come metodo usato dagli adolescenti per non sporcare; induce forzatura con microlesioni delle strutture prostatiche che alla lunga attivano reazioni infiammatorie. Le disfunzioni immunitarie sono attualmente oggetto di studio come ulteriore possibile causa, nel senso che anche la prostata potrebbe essere interessata da eventi di alterata regolazione delle risposte di difesa Patologie discali (L1-S1) . In questi pazienti si possono favorire flogosi per riduzione degli stimoli trofici che tale innervazione porta all'organo e che servono a garantire la sua normale funzione e struttura. (Cosi come nella lombosciatalgia si ha atrofia dell'arto è possibile avere nella prostata disfunzioni ed ipotrofia ghiandolare).
Un EFFICACE TRATTAMENTO della prostatite dovrà comunque essere esteso alla eliminazione di tutte le CAUSE della prostatite che possono coesistere in un individuo contemporaneamente ed essere la causa dell’infiammazione o della congestione pelvica.
Secondo alcuni studiosi esistono diversi approcci terapeuticisempre fitoterapici:
Sostanze che agisconosullecause (TERAPIA DELLE CAUSE) Sostanze che agisconosui . (TERAPIA DEI SINTOMI)
TERAPIA DELLE CAUSE di PROSTATITE
Terapia della (Tipo I) prostatite acuta
copertura antibiotica, anche a dosi consistenti
antinfiammatori cortisonici locali per supposta
antinfiammatori generali non cortisonici (fitoterapici tipo PICNOGEN cpS 1 pr x 2 x 30 giorni)
mantenere buona la minzione : l'apporto nutrizionale con elevata l'idratazione otterrà un'elevata diuresi a scopo detossificante e di lavaggio (wash out) meccanico dell'area cisto-prostato-uretrale.
Terapia della prostatite di (tipo II )prostatite cronica batterica e della (Tipo III a-b) CPSS (Eliminazione delle cause)
Antiossidanti ed antiradicali liberi(Picnogen alka klamath +resvetrarolo + mangostano + propoli ) associata ad una cpr di Mirtiman utile per la riduzione del dolore e per ricostituzione dell'ambiente fisiologico normale tramite l'impiego di molecole che catturino e neutralizzino l'ossigeno radicalico e l' anione superossido che sono potenti reattivi infiammatori rilasciati in eccesso nei processi immunitari o nei processi infiammatori stessi.
Terapia antiurica(abbassamento dell'acido urico) - Altrettanto utile si sta dimostrando l'impiego di molecole che tengano in soluzione l'acido urico normalmente presente nelle urine (utilizzo del citrato di potassio e di magnesio ad alte dosi , ma che la retrodiffusione intraprostatica tende a far depositare in forma di sali di calcio, favorendo la formazioni di calcificazioni intraprostatiche. (Bromelit e Litores sono stati creati ad hoc ) Terapia antibiotica- L'impiego degli antibiotici andrà valutato di volta in volta sulla base degli esiti della coltura del secreto prostatico e della relativa sensibilità batterica ad essi: (non sembra più necessario l'impiego di un antibiotico sempre e comunque in presenza di cariche batteriche di basso o moderato livello !!!).Esistono in natura antibiotici naturali per gli enterobatteri , come il D-mannosio. In commercio si trova Coliman (D-mannosio + uva ursina) ottimo come coadiuvante alla cura e la profilassi delle prostatiti.
Terapia naturopatica- Mirtiman estratto di mirtillo ad alti dosaggi (2 cpr dopo colazione per tre mesi). Il benessere fisiologico della prostata è anche strettamente dipendente dalle scelte alimentari e dallo stile di vita; cibi troppo elaborati o trattati, alimentazione troppo rapida e poco digeribile, carenza di frutta e verdura sono spesso alla base della prostatite e della cpps; uno stile di vita caratterizzato dall'uso eccessivo o continuo di alcoolici, dal fumo e dall'uso di droghe di ogni tipo (soprattutto quelle cosidette ricreative), dallo stress e dal sovraffaticamento o dall'eccesso di competizione è spesso alla base della prostatite e della cpps.
Il riequilibrio nutrizionalecomprende: mangiare cibi freschi e completi, non trattati, di buona digeribilità e senza eccessi, tra cui frutta (in particolare frutta rossa quali i frutti di bosco o ricca in vitamina C) e verdura, prodotti da grano integrale, pesce e carne (ricchi di acidi grassi poliinsaturi), olio di oliva extravergine evitare fritti e cibi troppo elaborati o trattati ed eliminare i cibi che inducono allergie o intolleranze quando queste hanno base non curabile
Bere molta acqua(in media 2-3 litri al giorno) così da mantenere alta la diuresi e quasi trasparente l'urina (azione depurativa ed idratante)
L'uso degliIntegratori alimentari può essere utile quando l'apporto con l'alimentazione di queste sostanze è carente.
L'uso deifitoterapici nella prostatite può essere utile, ove ben selezionati ed adeguatamente preparati, per integrare la terapia principale o per il trattamento di consolidamento o richiamo quando sia necessario e non sia indispensabile la terapia principale. E' importate che i fitoterapici siano di elevata qualità e di adeguata preparazione. La scelta e la composizione, il dosaggio devono essere definiti dall'urologo o da un medico fitoterapeuta. Tra i fitoterapici principali per la prostatite sono impiegabili la Serenoa repens , la bromelina , l'uva ursina ,la curcuma, l'urtica dioica , il pygeum , il ginseng asiatico, la damiana, la catuaba, il ginko biloba, la muira puama, il guaranà, la maca, il pygeum africanum. Aposer comprende parecchie di queste sostanze a dosaggi ottimali connaturandosi tra i migliori integratori coadiuvati le patologie prostatiche.
L'attività fisica generalemantiene efficiente il sistema cardiovascolare e scheletrico-muscolare, concorre al rilassamento ed al sonno equilibrato, mantiene equilibrato il peso corporeo ed efficiente la distribuzione energetica corporea.
Gli esercizi di ritonificazione pelvicamigliorano i flussi ematolinfatici dell'area pelvica ed il tono ed il controllo della muscolatura perineale (effettuare biofeedback pelvico): il massaggio prostatico per via transrettale può aiutare a distendere la muscolatura perineale.