Quali sono gli effetti collaterali della cura di una prostatite ?
I rischi associati alla diagnosi delle prostatiti croniche dipendono dalle manovre effettuate per la raccolta dei campioni biologici (tampone uretrale, massaggio prostatico) ele procedure di diagnostica per immagini (ecografia prostatica transrettale).
Gli effetti collaterali della terapia medica dipendono dal tipo di farmaci somministrati.
Nel caso di terapia antibatterica con fluorochinoloni e/o macrolidi (azitromicina) i disturbi più comunemente osservati si verificano a carico dell’apparato digerente (diarrea, nausea, disturbi gastrici, ecc). Nel caso dei fluorochinoloni, è anche possibile l’insorgenza di infiammazioni a livello dei tendini (tendine di Achille). L'impiego di particolari fluorochinoloni (ad esempio Moxifloxacina) o macrolidi (eritromicina) può dare luogo ad allungamento del tratto QT dell'elettrocardiogramma.
Gli aminoglicosidi (gentamicina, amikacina, netilmicina) possono in rari casi (o in soggetti geneticamente predisposti) causare diminuzione dell’udito e alterazioni, solitamente reversibili, a carico del rene.
Nel caso di impiego di farmaci alfa-bloccanti (alfuzosina, tamsulosina, terazosina), può verificarsi capogiro, cefalea, malessere. Altri effetti, più raramente osservato, sono l’ipotensione ortostatica e l’eiaculazione retrograda. Tale effetto solitamente cessa di manifestarsi a distanza di qualche giorno dall’inizio del trattamento
Non sono noti effetti collaterali causati dall’assunzione di estratti di Serenoa Repens , bromelina (ananas sativus ), mirtillo rosso e degli altri prodotti naturali.